PIU' BELLO DELLO SCUDETTO

Napoli sul tetto d'Europa





LIFE IS...DIEGO

La sera in cui Maradona illuminò l'Olympiastadion


Il 19 aprile 1989 si giocano le due gare di ritorno delle semifinali. Dinamo Dresda-Stoccarda e Bayern-Napoli.
Tre squadre ariane (!) (una dell'est) contro una..."straniera".
Il Napoli si presenta all'Olympiastadion di München forte del 2-0 ottenuto nella gara d'andata al San Paolo; entrambe le reti -Careca e Carnevale- su assist di Diego. Ma fu una partita molto sofferta con i tedeschi più volte vicino alla rete, in attacco fino all'ultimo istante. Il fischio finale, una liberazione.
La piena consapevolezza che a casa loro la partita sarebbe stata dura; anzi, tra i supporters bavaresi la convinzione che avrebbero ribaltato il risultato, e pure facilmente.
Sotto la loro curva, dalla parte opposta alla nostra, nei minuti antecedenti l'inizio della partita, avevano persino organizzato un rumoroso concerto rock, con buona musica, tra i brani ascoltati, l'immortale "We are the champions".
Poi, all'ingresso delle squadre sul campo, dagli altoparlanti dello stadio partirono le note di "Life is life"; sono leggenda le immagini di Diego che effettua il riscaldamento saltando e palleggiando al ritmo della canzone degli Opus.



Col senno del poi sarebbe stato chiaro a tutti che il Bayern, quel giorno, contro quel giocatore (e non importa quale squadra avesse di fronte, eppure il Napoli aveva fior di campioni), in quelle condizoni, non l'avrebbe spuntata.


E IO C'ERO

Altri tempi, senza internet. Ma esisteva un treno diretto Napoli-Monaco di Baviera, l'espresso 286, tutti i giorni alle 18,53; partii domenica 16 aprile e mi allungai a Norimberga per far visita ad un amico tedesco, tifoso del Bayern, insegnante di latino e greco.
Mi invitò a seguire una sua lezione, ma la mia attenzione fu rivolta alle studentesse, piuttosto che alle sue parole...

Il giorno della partita arrivai a Monaco nelle prime ore del mattino. In un'atmosfera accogliente, decine di migliaia di sostenitori azzurri, provenienti da ogni parte d'Europa, continuavano ad invadere, pacificamente, la città.
Allo stadio con il metrò, a me stupiva leggere sul biglietto dello stadio fosse indicato il numero del posto a sedere:
Block F1 Reihe 6 Platz 14
Inimmaginabile al San Paolo a quei tempi, nemmeno in tribuna. Tutta esperienza; e naturalmente non fu possibile sedermi al mio posto -era il settore riservato ai napoletani- e la partita la vidi, come a Napoli, in piedi.




Fischio d'inizio e, come prevedibile, Bayern all'arrembaggio e Napoli in difesa. D'acciaio. Ma ogni contropiede portato da Careca e Maradona un pericolo per gli avversari fermati con le buone o, più spesso, con le cattive; con le regole attuali gli interventi dei difensori sarebbero stati sanzionati con cartellini gialli come se non ci fosse un domani... Intorno al quarto d'ora una eccezionale parata del portiere Aumann ferma una punizione di Diego ma nulla potè, l'estremo difensore bavarese, pochi minuti dopo: triangolo volante tra i due fuorticlasse sudamericani del Napoli, cross di Careca, e Diego, 165 cm, tra SETTE maglie rosse, mette il pallone in rete di testa. Un goal fantastico. Il tripudio nella curva occupata dai napoletani: urla, abbracci, gioia, commozione.
"Ma -mi ripetevo- un po' di contegno".
"La partita è ancora lunga"
, pensavo, ma con la serenità di aver dopo solo 20 minuti, già chiuso i conti. E quando il mio sguardo fu di nuovo rivolto verso il campo, il Bayern era di nuovo nella nostra metà campo. Giuliani parava e parava ancora, Renica respingeva di piedi e di testa, Fusi un muro, De Napoli una roccia, Alemao due polmoni ferro.... Ma ero tranquillo, al Bayern, a quel punto, sarebbero servite quattro reti per passare il turno. Impossibile farli contro quel Napoli.
Però... il tabellone segnava ancora zero a zero.
"BUFFONI! Aggiornate il punteggio!!"
Ma una voce mi gela: "Guarda che il goal è stato annullato"
"Come Annullato? Chi? Quando? Perchè?..."
"Fuorigioco"
...
C'è da soffrire, maledizione. Ma, intanto, resistiamo: zero a zero alla fine del primo tempo.
Si riparte e non cambia il canovaccio della partita. Loro attaccano, noi in difesa. Però abbiamo Diego. Al 61', Nachtweih, il biondo terzino destro, svirgola una palla nei pressi della sua area di rigore sull'accorrere di Diego che la fa sua e la regala a Careca. Il centravanti brasiliano, al posto giusto, nel momento giusto deve solo spingerla in rete. Di nuovo il tripudio, ma stavolta non staccherò lo sguardo dal campo. Si riprende con la palla al centro:
E' goal, è goal!
Bayern 0 - Napoli 1, lo conferma pure il tabellone.
Nemmeno il tempo di riprendere fiato e i tedeschi pareggiano; niente da fare, bisogna ancora stringere i denti.
Il tempo sembra non passare mai, finché al 76' il solito perfetto assist da sinistra di Diego lancia Careca che s'invola verso la porta avversaria.Il brasiliano fulmina Aumann, è la rete che chiude definitivamente i conti.
Il cielo di Monaco s'illumina d'azzurro:
"Andiamo a Stoccarda, Beppe!"





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