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Antiche e nuove sette meraviglie


"Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per cosi dire morto; i suoi occhi sono spenti. (Albert Einstein)"


Delle "sette antiche meraviglie" è rimasta in piedi solo la Piramide di Cheope, puntualmente visitata nel mio breve viaggio in Egitto.
Ma un paio di decenni fa qualcuno si è preso la briga di lanciare un referendum per determinare una lista più attuale e, con mia sorpresa rilevo che ho visitato ben cinque delle "nuove" sette meraviglie individuate:

Petra, Colosseo, Chichen Itzà, Taj Mahal, Cristo Redentore.

Mi mancano Machu Picchu e Grande muraglia cinese.
Proverò a colmare questa lacuna

Con qualche ritocco a quella ufficiale, ecco la mia -non indispensabile, certo- personale classifica (*):


TAJ MAHAL (India)


È considerata una delle più notevoli bellezze dell'architettura musulmana;
si trova ad Agra in Uttar Pradesh ed è la classica "The must-see-thing".
Certamente vale la pena visitarlo, ma io sono rimasto un po' deluso. L'India offre molto altro, anche se meno rinomato e meno frequentato dai turisti.

Ho visitato il Taj Mahal nel 2015 durante il mio primo viaggio nel Paese.



6° PIRAMIDE DI CHEOPE (Egitto)


"Benvenuti nel nostro settimo millennio",
recitava un eloquente spot del Ministero del Turismo Egiziano.
Le testimonianze della lunga e gloriosa storia del Paese del Nilo sono ancora ben visibili ovunque e al primo posto spicca certamente la Necropoli di Giza con la sua maestosa Piramide di Cheope.
Il fastidioso assalto dei venditori e la folla dei "turisti con il braccialetto" non inficiano la meraviglia del sito.

Sono stato una sola volta in Egitto, nel 2013. E' ora di tornare.



MONASTERO DI TAKTSANG (Bhutan)


Meglio conosciuto con il nome Tiger's nest ("Tana della tigre"), è il simbolo del misterioso e affascinante Bhutan. E forse per questo non è ai primi posto delle nuove "meraviglie"

Questo incredibile Monastero costruito sul picco roccioso di una montagna a 3200 metri di altezza si raggiunge esclusivamente a piedi dopo una scalata di 900 metri su un percorso di quasi 7 km. E, dopo tutta quella fatica, deve per forza essere bello. E lo è davvero.

In Bhutan sono stato a gennaio 2019, il 123° Paese in cui ho messo piede.



4° CHICHÉN ITZÁ (Messico)


Com'è la storia... "Padroni a casa nostra?"

Il complesso archeologico di Chichén Itzá è quello che resta di una grande città Maya, situato nello stato dello Yucatán, nel Messico meridionale.
Poi nel 1492 arrivarono gli spagnoli e fu l'inizio della fine delle civiltà dell'America Latina.

In Messico (Cuba e Usa) è stato il mio primo viaggio intercontinentale, 27 anni fa.



PETRA (Giordania)


Ho scoperto la Giordania soltanto nel 2018 (il 113° Paese visitato) sottovalutando per troppo tempo, erroneamente, il fascino di quel Paese e lo splendore di Petra.

Situato a 250 km a sud da Amman, nell'antichità fu capitale dei Nabatei, popolo di guerrieri e commercianti; adesso il sito archeologico è "gestito" dagli scaltri beduini che vivono nei villaggi delle colline che lo sovrastano. E visitare quei borghi è interessante almeno quanto Petra.



2° REGISTAN (Samarcanda, Uzbekistan)


Situata al centro di una delle principali rotte della Via della seta -il lungo percorso che collegava Asia centrale ed Europa dove avvenivano i primi scambi commerciali tra i due continenti- Samarcanda è un luogo magico che riaccende i miti degli anni che furono.
Nello spettacolare Registan, una volta pubblica piazza della città, le tre madrase che lo circondano splendono in tutta la loro bellezza meravigliando chi le ammira.

Ci sono stato due volte, nel 2008 e nel 2012. Se ci sarà una terza non mi dispiacerà affatto.




ANGKOR (Cambogia)


Costruito tra il 1000 e il 1500, è uno dei siti archeologici più grandi ed importanti del sud-est Asia.
Situato nel nord ovest della Cambogia, nei pressi di Siem Rep, città che raggiunsi dalla capitale Phnom Pehn viaggiando sul tetto di uno sgangherato aliscafo che -non so come- riuscì prima a risalire il fiume Tonlè Sap e poi ad attraversare l'omonimo lago.

Era il 1998 e non era ancora arrivato il turismo di massa. Adesso almeno venti compagnie aeree atterrano nell'aeroporto di Siem Rep trasportando fiumi di persone. Per fortuna sono arrivato prima di loro, altrimenti, ne sono certo, sarei rimasto deluso.

(*) Non ho preso in considerazione le innumerevoli meraviglie italiane perché non sarei imparziale: Mann, San Carlo, Toledo, Capodimonte, Cristo Velato, Reggia di Caserta e Pompei occuperebbero tutti e sette posti.