Evidentemente gli aeromobili commerciali per volare da una destinazione all'altra percorrono la rotta più breve possibile, definita ortodromica in topografia.
Ma per motivi diversi da quelli geometrici, i velivoli talvolta sono obbligati a seguire rotte ben più lunghe. Nel 2014 sono stato testimone, volando con Ukrainian Airlines da Astana (adesso la capitale kazaka si chiama diversamente, ma, pare, presto cambierà nuovamente nome) a Kiev, della lunga deviazione via Mar Caspio e Mar Nero perché alla compagnia ucraina era interdetto lo spazio aereo russo.
Simile, ma certamente più inquietante, l'esperienza vissuta a bordo dell'Embraer 195 di Belavia nei voli Yerevan/Minsk/Yerevan ad aprile 2023:
percorso allungato per evitare lo spazio aereo ucraino, e questo era scontato e non mi ha certo sorpreso; meno ovvio, invece, che la rotta, nello spazio aereo russo, fosse dettata dalla scia di aerei militari che, in alcuni momenti, davano l'impressione di scortare l'aeromobile della compagnia bielorussa.